Come dev’essere un buon manager?

Un manager proattivo è un leader che ottiene risultati, domina gli eventi, porta a termine le operazioni intraprese, gestisce le risorse e motiva le persone. In una parola fa in modo che le cose avvengano.Qualità di questo tipo, oltre a presuppore una personalità forte e determinata, si sviluppano mediante  l’uso di tecniche manageriali  che  mirano ad incrementare le capacità di comunicazione, pianificazione, motivazione e autocontrollo.

Tali tecniche prevedono l’osservazione, l’analisi e la comprensione del lavoro svolto da altri grandi manager della storia, e successivamente la promozione di indagini di tipo comparativo che tendono a mettere a confronto diverse tipologie di leader, individuando i loro punti forti e confrontando quest’ultimi con i propri e con quelli di attuali manager di successo.

Come si distingue un manager di successo?

Tutti i manager di successo hanno sempre le idee chiare e quando puntano all’obiettivo sono mossi da tre bisogni fondamentali, che possono essere riassunti in questo modo: bisogno di auto-realizzazione, bisogno di potere e bisogno di affiliazione.

Tra questi il bisogno più forte è quello di auto-realizzazione che dà più soddisfazioni del denaro e dei premi stessi, pur essendo quest’ultimi di grande motivazione, in quanto rappresentano la misura concreta delle capacità manageriali.

I manager di successo, inoltre, si pongono sempre obiettivi realistici e sono consapevoli delle difficoltà che dovranno affrontare per raggiungerli; per questo preferiscono situazioni che possono tenere sotto controllo piuttosto che lasciare spazio alla fortuna, e sono più interessati ad approfondire le tecniche operative piuttosto che valutare i vantaggi derivanti dal successo. Infine riescono meglio laddove è richiesto il loro massimo impegno personale e professionale.

Essi seguono la maggior parte di questi principi:

  • Chiedono a se stessi cosa vogliono fare con precisione;
  • Si impongono tabelle di marcia impegnative ma non impossibili;
  • Chiariscono subito che cosa vogliono che sia fatto e per quando;
  • Sono preparati a discutere il modo in cui le cose devono essere fatte, ad ascoltare e a tenere conto dei consigli. Ma una volta che le decisioni sono state prese vanno dritto per la loro strada, a meno che eventi imprevisti non li costringano a cambiare direzione;
  • Vogliono il massimo da loro stessi e lo pretendono anche dagli altri;
  • Lavorano sodo e bene anche sotto pressione, riuscendo a dare il meglio di sé;
  • Tendono ad essere insoddisfatti degli “status quo”;
  • Non sono mai completamente soddisfatti dei risultati ottenuti e si pongono continuamente nuovi interrogativi e obiettivi;
  • Affrontano rischi calcolati e gestibili;
  • Si arrabbiano per i contrattempi, ma senza essere personalmente coinvolti, recuperando subito dopo forza e idee;
  • Affrontano i loro compiti con una forte carica di entusiasmo, che trasmettono anche agli altri;
  • Raggiungono presto i loro obiettivi e cessano di essere motivati esclusivamente dal bisogno del conseguimento personale.
  • Sono guidati dagli obiettivi piuttosto che dagli standard nei quali cercare di essere primi;
  • Hanno una notevole autostima e fiducia in se stessi;
  • Sono capaci di estrarre informazioni utili o dati da situazioni complesse;
  • Sono decisi, capaci di fare il punto della situazione e definire alternative, di scegliere il sistema migliore e far comprendere ai dipendenti quello che deve essere fatto;
  • Controllano continuamente il proprio operato e quello dei dipendenti, in modo da poter apportare cambiamenti e/o correzioni di rotta.

Come diventare un manager di successo?

Dopo aver analizzato le qualità essenziali del manager di successo vediamo ora come fare per raggiungere lo stesso risultato.

Innanzitutto bisogna interrogarsi sul proprio comportamento e porsi costantemente delle domande per stabilire se l’obiettivo che ci si è prefissati è stato raggiunto, e in caso di risposta affermativa, come è stato possibile.

Viceversa se qualcosa è andato male dobbiamo chiederci cosa abbiamo sbagliato e come possiamo fare per rimediare. L’importante comunque è mantenere sempre alto l’entusiasmo proprio e degli altri, al fine di creare le migliori condizioni di lavoro possibili, e confrontare sempre il proprio operato con quello di altri manager di successo.

Quali sono le tecniche manageriali di maggiore importanza?

Come si è già detto in precedenza, le tecniche manageriali che si possono apprendere con un opportuno training sono tante; di seguito riportiamo alcune delle più importanti:

  • Pianificazione;
  • Obiettivo;
  • Capacità decisionale;
  • Abilità nel delegare;
  • Comunicativa;
  • Motivazione;
  • Attitudine al comando;
  • Coordinamento;

L’ applicazione di queste semplici regole può aiutare concretamente alla formazione di una figura manageriale di successo e parallelamente a migliorare la gestione del personale.

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